Pan (Lega-LV): “Prosek, nuova normativa europea, accolta positivamente la nostra mozione”

26 ottobre 2022

(Arv) Venezia 26 ott. 2022 -     “La mozione regionale contro il Prosek ha raggiunto il suo obiettivo; accogliamo con gioia l’annuncio di una nuova normativa europea che impedirà che casi simili possano ripetersi”. Il Consigliere regionale Giuseppe Pan (Lega - Liga Veneta), assessore all’Agricoltura nella scorsa legislatura, accoglie positivamente l’annuncio di una nuova normativa europea “Che impedirà il verificarsi di situazioni in cui uno Stato, per un proprio prodotto, possa richiedere un nome uguale o simile a un’indicazione geografica già registrata. A luglio 2021 avevo depositato una mozione per difenderci dal vino croato Prosek, chiedendo fosse respinta la richiesta della Croazia e nel contempo intraprese regole serie, rigide, per impedire che casi simili potessero ripetersi. Con quella mozione, votata dal Consiglio regionale, ho ripercorso la storia del prosecco ricordando che, dopo la seconda guerra mondiale, i più attenti viticoltori di Valdobbiadene si organizzarono per difendere e valorizzare la viticoltura collinare e l’antica tradizione vitivinicola come oggi dobbiamo difenderla nel mondo e da questo nuovo rischio”.

“La Croazia - ricorda il Consigliere - ha avuto il coraggio di chiedere all’Europa il riconoscimento del Prosek (Prosecco in croato) e la Commissione Europea rischiava di violare norme che lei stessa si era data a tutela dei prodotti dei paesi membri: l’ennesimo attacco all’agricoltura italiana e al Made in Italy. Dunque, bene che venga adottata una nuova normativa e un nuovo regolamento per impedire che tentativi simili possano ripetersi: siamo a disposizione per raggiungere questo risultato. Bisogna infatti ricordare che il regolamento Ue sull’Organizzazione comune dei mercati agricoli stabilisce già che le denominazioni di origine e indicazioni geografiche protette debbano essere tutelate da ogni abuso, imitazione o evocazione, anche quando il nome protetto viene tradotto in un’altra lingua”.

“La difesa del nostro vino - conclude Pan - non era solo un atto di protezionismo agricolo, economico o commerciale. È una difesa della nostra storia e della nostra identità”.